Alla ricerca di una comunicazione spontanea

La comunicazione oggi rischia di divenire asettica, priva di empatia, robotizzata, ma i consumatori premiano la spontaneità. Come conciliare contenuti di valore con uno stile autentico e spontaneo?

La ricerca della spontaneità da parte dei consumatori

Avete mai visitato la pagina Facebook di aziende che investono budget enormi in comunicazione, come Barilla? Parliamo di quasi 3 milioni di follower, ma i loro post raccolgono una media di 40-50 like e una manciata di commenti. Le risposte ai commenti sono spesso standardizzate, della serie: “Ti consigliamo di chiedere direttamente al tuo rivenditore di fiducia. Continua a seguirci ❤”. Un messaggio perfetto dal punto di vista formale, ma completamente privo di empatia e coinvolgimento, nonostante la presenza di cuoricini ed emoticon simpatici.

Fermo restando che Facebook è ormai un social poco attrattivo per le nuove generazioni (e forse anche per le vecchie), il problema più grande è un altro: l’interazione di questi big player con i consumatori è spesso piatta, fredda, asettica, poco “umana” (probabilmente viene gestita da un chatbot alimentato dall’intelligenza artificiale). Perché mai un consumatore dovrebbe seguire una pagina di questo tipo, e più in generale, provare ad “interagire” con un brand del genere, se non per muovere critiche o polemizzare?

Vi sono naturalmente alcune eccezioni, come UniEuro, che intervalla i post di presentazione delle novità con post decisamente non standardizzati come “che fai oggi? io posto di qui. scrollo di là. poi mi faccio un caffè e torno a vedere quanti like avete messo.”

Trovare il giusto mix tra spontaneità e valore informativo

I post fuori dalle righe di UniEuro sono il massimo della spontaneità e del divertimento, ma come ciò arricchisce il valore della relazione con i consumatori? Chi va da UniEuro si aspetta innovazione, servizio, prodotti accessibili oppure ilarità e intrattenimento?

La chiave per una comunicazione efficace non è solo intrattenere, ma combinare intrattenimento con autenticità e contenuti rilevanti. I consumatori non si aspettano che un brand sia esclusivamente divertente o coinvolgente, ma desiderano ricevere informazioni utili sui prodotti e sui loro benefici distintivi.

Il giusto mix sta nel creare post genuini che affrontino i temi realmente importanti per le persone, dimostrando competenza, trasparenza e un reale interesse verso le esigenze del pubblico. E, in quello specifico ambito, essere anche dei bravi intrattenitori. Solo così i consumatori mostreranno un reale interesse a interagire con il brand.

La ricerca dell’autenticità

All’alba di questa nuova era dominata dall’IA, ciò che i consumatori valorizzano oggi è la genuinità, la schiettezza, la spontaneità: un modo di proporsi dei brand che non sia preconfezionato e formalmente perfetto al punto da sembrare senz’anima.

In questo contesto, le aziende dovrebbero “osare” di più, mostrando anche i propri punti deboli, il proprio lato umano: contenuti non verosimili (con aggiunta di cuoricini) ma veri; interazioni umane e risposte sincere, empatiche e personalizzate.

Alla ricerca di una comunicazione spontanea